DAMPYR_The Movie and The Storyboard

DAMPYR Capitolo 3

Dopo qualche settimana di attesa, durante la quale credo viene steso il Piano di Lavorazione degli storyboard, il mio impegno con il film di Dampyr riprende. Siamo tra Marzo e Aprile del 2019.

Nelle mie convocazioni successive, in Brandon Box, procediamo un po' a rilento.

La macchina da mettere in moto per preparare la realizzazione del film, in particolare le riprese, richiede molta energia da parte di Produzione e Regia. Siamo agli inizi e mancano parecchi tasselli: dal casting alle location. In più ci sono diversi passaggi ancora da sciogliere a livello narrativo. In parallelo a noi, infatti, il lavoro di revisione del testo di sceneggiatura procede ed è alla sua dodicesima versione.

Nell'attesa che gli ingranaggi riprendano a girare, non sto con le mani in mano. Riguardo le ultime immagini, di cui pubblico qui l'ultima pagina. Una sequenza molto importante perchè è quella dove il figlio di Draka, Harlan colui che sarà il Dampyr, viene alla luce.

Ripenso alle cose dette con Riccardo Chemello che sta cercando di comunicarmi la sua visione di certi momenti che dovranno essere davvero epici sul grande schermo, così come lo sono stati sulle pagine del comic scritto da Boselli e Colombo e disegnato da Majo.

Capisco che manca qualcosa ai miei disegni che si ostinano ad essere a matita su carta e per lo più in mono o bicromia.

Così è in quei giorni che provo a scrollarmi di dosso i lavori già fatti, per cercare uno stile che permetta di spaziare di più con l'immaginazione e amplifichi la gamma espressiva.

In passato ho già lavorato con il regista Marco Ponti a sequenze di suoi film dove lo storyboard lo realizzavo a colori, con acquerelli e biro.

La tecnica tradizionale però ha il limite di non poter essere corretta, perché banalmente i colori non si possono cancellare dalla carta e dunque le eventuali modifiche richiedono di ridisegnare il fotogramma in fase di revisione.

Mi servono mezzi che permettano di eseguire lo story, con tecniche pittoriche varie e strumenti che abbiano una resa simile a quella del disegno fatto su carta, ma siano in digitale.

Potendo lavorare dallo studio avrei già gli strumenti che cerco. Il problema è che io devo poter lavorare ovunque: mentre sono fuori dal mio studio, in viaggio sul treno, a casa, in riunione in Brandon Box o altrove.

Cercavo la soluzione a questo problema e ho iniziato a fare un po' di esperimenti con nuovi strumenti digitali. L'immagine a colori di Draka in campo lungo sotto la tempesta, qui sopra pubblicata, è una delle prime che convince tutti a proseguire in questa direzione, con gli storyboard del film. Nel frattempo mi arriva la versione della sceneggiatura numero 15, a dimostrazione che nel cinema è sempre meglio essere attrezzati e pronti a rivedere i propri disegni più e più volte.

A un mese dall'inizio dei lavori mi sembra finalmente di essere sulla strada buona.

DAMPYR - The Movie and the Storyboard

DAMPYR Capitolo 2

Febbraio 2019...le prime immagini dello storyboard messe sulla carta con la tecnica tradizionale, a matita, senza interventi digitali. La Produzione sembrava convinta, ma la regia chiedeva un passo più in là rispetto al fumetto. In questa sequenza, essendo abituato a lavorare con produzioni che girano di solito con due macchine da presa e budget non hollywoodiano, avevo cercato di limitare i punti di vista e le inquadrature eccessivamente complicate da realizzare in live action.

Ma Riccardo Chemello aveva in mente una regia che avrebbe bypassato alcuni problemi tecnici e ottenuto il massimo risultato con i mezzi a disposizione. Il passaggio complicato, come spesso capita in questo mestiere era entrare nella Visione del Regista. In ogni caso mettemmo da parte, tanto per cominciare, questi primi story e decidemmo dopo alcune discussioni fatte in video, di andare oltre e puntare decisamente più in alto.

 

DAMPYR il Film e lo Storyboard

DAMPYR_Capitolo 1

Quando era? Vediamo un po’...fine gennaio? No, ma non di quest’anno. Era, urca, già tre anni fa, il 2019! Forse addirittura la fine del 2018, quando dopo aver scritto in redazione a Milano della mia recente piccola partecipazione alla serie Gomorra, quarta annata, mi chiamano e mi dicono che ci sarebbe stato un lavoro particolare, molto particolare.

Per qualche settimana rimango sulle spine poi mi arriva questa sceneggiatura che è il sogno di molti autori e forse ancora di più dei lettori di fumetti. Un film tratto da Dampyr. Io il “cacciatore di vampiri” non l’ho mai disegnato, ma sono stato un autore di fumetti horror e sono un lettore della serie. In più faccio storyboard per il cinema già da diversi anni, chissà che non sia la mia grande occasione.

Negli anni ho disegnato scene per il cinema di vario genere, ma mai un “cine-fumetto”. Non mi sembra vero. La richiesta è di fare una prova di quella scena d’apertura del film che per i lettori della serie non è difficile ricordare.

E così mi rileggo i primi due albi e poi inizio a fare le mie prove di storyboard rigorosamente usando le matite. Nessun effetto speciale per il momento; ci lavoro sodo per una settimana e poi quando ne sono convinto invio tutto a Bonelli ( Entertainment). Dopo di chè inizia una lunga snervante attesa.